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1 - LA COMMEDIA DI ARLECCHINO
La Commedia dell’Arte di Claudia Contin Arlecchino
si presenta come un efficace insieme di favole didattiche dove la precisione tecnica e storica e la comunicazione fluida e diretta passano attraverso l’esplorazione del potere della maschera e dei suoi archetipi, mettendo a confronto la cultura italiana della Commedia dell’Arte con tutte quelle altre culture, nel mondo, che utilizzano maschere per esprimere le proprie ritualità.
La sua ricostruzione della Commedia dell’Arte approfondisce le fonti storiche, quelle iconografiche e le ricerche antropologiche sui linguaggi comportamentali, ridefinendo i caratteri e i comportamenti delle maschere più conosciute, e rinnovandone i repertori per la Commedia dell’Arte di oggi.
Dal 1987 viene invitata a ricostruire sul proprio corpo d'attrice il carattere maschile di Arlecchino e da allora, ininterrottamente esso diviene il nome d'arte con cui è pubblicamente conosciuta dal 1990 dalla critica e nelle rassegne stampa.
Nel 2008 si consolida l’esigenza di rendere effettivo l’uso del nome d’arte Arlecchino per motivi pratici e relazionali a livello internazionale, pertanto nel 2012 viene istituita la pratica di richiesta per l’aggiunta del secondo cognome, approvata nell’agosto 2013. Dal gennaio 2014 risulta oggi, agli atti anagrafici e in tutti i documenti, la forma completa
“Claudia Contin Arlecchino”.
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