|
2 - LA RIFONDAZIONE DI ARLECCHINO
Nel 1987 e 1988 Claudia Contin Arlecchino porta in scena a Venezia una serie di interventi con il personaggio di Arlecchino, tratti da antichi zibaldoni e dalla antologia ''La Commedia dell’Arte - Storia e testo'' curata da Vito Pandolfi. Dal 1989, l'attrice inizia l'accurata codificazione delle posture e dei comportamenti delle più famose maschere italiane, definendo tecniche specifiche di allenamento per attori e allievi. Nel 1990 fonda a Pordenone la Scuola Sperimentale dell’Attore, ove l’insegnamento della sua Commedia dell’Arte diventa disciplina base per la formazione dell’attore completo fino al 2016, anno in cui l'attrice pedagoga lascia l'associazione.
Nel gennaio 1991 viene invitata dalla Professoressa Clelia Falletti Cruciani al Teatro Ateneo dell’Università La Sapienza di Roma a tenere la sua prima lezione pubblica ufficiale sui caratteri della Commedia dell’Arte, e debutta così la prima versione della sua conferenza buffa ''Gli Abitanti di Arlecchinia'', considerata oggi il suo spettacolo col maggior numero di rappresentazioni in tutto il mondo.
Nell’aprile 1991, con la consulenza del Professor Fabrizio Cruciani, debutta a Venezia lo spettacolo ''Il Mondologo di Arlecchino'', considerato il manifesto e insieme una sorta di testamento
della sua maschera di Arlecchino.
È in questo momento che la figura di Arlecchino diventa il carattere che la identifica nel teatro italiano e che la fa riconoscere come la prima donna ad indossare professionalmente il ruolo della famosa Maschera.
Dal 1999 i testi dei suoi spettacoli e della sua didattica cominciano ad essere pubblicati e diffusi in diverse lingue.
|
|
|